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I tagli di Stranger Things 4: un ritorno agli anni 80.
Le 5 acconciature maschili più iconiche di Stranger Things 4.
Hai guardato la 4° stagione di Stranger Things? Hai notato quante acconciature iconiche sono presenti in scena? Stranger Things deve il suo successo, oltre che all’ottima sceneggiatura ed alla storia avvincente, proprio all’iconicità degli anni 80. L’atmosfera retrò ben costruita della serie, infatti, trasporta gli spettatori negli anni del rock’n’roll, dei ciuffi e delle permanenti!
Oggi noi de La Barbieria di Milano ti portiamo alla scoperta delle 5 acconciature maschili più iconiche di Stranger Things 4!
Mike e Will: Bowl Cut.
Quale modo migliore per iniziare se non dai protagonisti principali della vicenda!? Mike e Will condividono, oltre alla grande amicizia, anche un super scodella! Come puoi notare i due tagli non sono identici, ma il principio è lo stesso: un Bowl Cut assolutamente retrò! Mike ha un’acconciatura mossa di media lunghezza che risalta la scodella ed ammorbidisce i tratti spigolosi del viso. Nel caso di Will invece il taglio è più corto, definito dalle rasature sui lati. La scodella è un ottimo modo per tornare negli anni 80’ con un sacco di stile!
Eddie: Permanente.
Wendy Dio (moglie del famigerato cantautore statunitense Ronnie James Dio), ha donato una toppa che ritrae l’artwork in copertina all’album The last in line dei DIO. Eddie è il giovane rocker della serie, ed il suo immancabile gilet di jeans vanta dunque un pezzo originale decisamente prestigioso. La lunga permanente di Eddie è un salto nel passato, un ritorno alle acconciature eccentriche delle rockstar. Non un taglio facile da indossare certo, ma se ti senti pronto per portare sulle spalle tutto il peso del rock’n’roll, allora accomodati pure!
Dustin: Media lunghezza, riccio con ciuffo.
Dustin è un giovane eroe, l’esperto di comunicazioni radio del gruppo di amici coinvolti nell’avventura di Stranger Things. Il volto di Dustin è magnetico e incredibilmente fotogenico: Dustin buca lo schermo! La sua acconciatura di certo lo aiuta molto in questo. I lunghi capelli ricci ed il ciuffo voluminoso sono la sua cifra distintiva. Dustin non si separa quai mai dal suo cappellino: un accessorio che valorizza i suoi ricci e che rende il suo look perfetto per qualsiasi sala giochi che si rispetti!
Steve: Media lunghezza, liscio con ciuffo.
Non c’è Dustin senza Steve (e viceversa)! I due, infatti, sono legati da un’amicizia bizzarra: hanno età differenti (Dustin è più piccolo), ma la loro ironia li unisce rendendoli due personaggi inseparabili. L’acconciatura di Steve è decisamente più attuale rispetto a quelle che abbiamo citato finora. Capelli lisci di media lunghezza con un ciuffo lungo e voluminoso, fanno di Steve un personaggio dal look accattivante e moderno, nonostante l’atmosfera retrò della serie. Se cerchi un taglio stiloso, ma non esageratamente anni 80’, procurati una buona lacca per il tuo ciuffo ed ispirati al buon Steve Harrington!
Lucas: Old School anni 80’ super definito.
Dal nostro punto di vista, Lucas ha una delle acconciature più intriganti di tutta la serie. Il taglio verticale, super definito (sia nelle sfumature ai lati, sia nell’altezza dell’acconciatura), valorizzano tantissimo il suo volto dai lineamenti piuttosto delicati, rendendolo più maturo ed eccentrico. Un taglio perfetto se hai capelli afro!
Questi erano le 5 acconciature maschili più iconiche di Stranger Things 4!
Nello shop di Barber Mind trovi tutto ciò che ti serve per il tuo styling! Grazie ai prodotti Barber mind potrai valorizzare al meglio la tua chioma, e perché no, perfino tornare negli anni 80’!
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Aspettando la primavera!
4 ricette per 4 cocktail primaverili!
Non vedi l’ora che arrivi la primavera? Sai che puoi anticiparla preparando in poche semplici mosse dei cocktail fantastici? Abbiamo cercato per te alcune ricette facili e veloci che potrai seguire per prepararli a casa tua! Pronto? Cominciamo subito!
4 ricette per 4 cocktail primaverili!
ROSSINI
Cominciamo con un classico intramontabile: il Rossini! E’ un cocktail veloce, dal sapore dolce e primaverile, perfetto per anticipare l’arrivo della primavera!
Ingredienti:
- 10 fragole fresche
- Spumante brut o prosecco
- Succo di limone
- Sciroppo di glucosio
Preparazione:
-Frulla le fragole fino ad ottenere una purea;
-Prendi i flûte e riempili con 1/3 di purea di fragole e 2/3 di spumante o prosecco molto freddo;
-Aggiungi qualche goccia di succo di limone e un cucchiaino di sciroppo di glucosio;
-Mescola con una cannuccia e servi decorando con qualche pezzettino di fragola sulla superficie!
GIN TONIC AL PROFUMO DI LIME
Passiamo ad una variazione del classico gin tonic. Il lime darà al tuo cocktail tutta la freschezza che ti serve per aspettare la primavera!
Ingredienti:
- Gin
- Acqua tonica
- 4 lime
- 8 bacche di ginepro
- Ghiaccio q.b.
Preparazione:
-Versa il ghiaccio fino a riempire metà di un bicchiere da cocktail capiente (tumbler medio-alto);
-Aggiungi 4 parti di Gin e 6 parti di acqua tonica;
-Taglia i lime a metà dopo averli lavati e asciugati;
-Unisci il succo di mezzo lime per ogni bicchiere;
-Ricava la scorza dell’altra metà del lime e aggiungila al drink insieme a 2 bacche di ginepro per bicchiere;
-Mescola bene con l’aiuto di una cannuccia;
-Se vuoi puoi aggiungere qualche fettina di lime all’interno del bicchiere oppure sul bordo come guarnizione!
MOJITO ALLO ZENZERO
Proseguiamo con una variazione del mojito! Anche in questo caso abbiamo pensato ad una ricetta che aggiungesse un tocco di freschezza in più al tuo cocktail!
Ingredienti:
Rum bianco
- Acqua gassata
- Foglie di menta q.b.
- 4 lime
- Zucchero di canna q.b.
- Zenzero fresco grattugiato q.b.
- Ghiaccio q.b.
Preparazione:
-Lava i lime con acqua fredda, asciugali e tagliali a metà;
-Spremi mezzo lime in un tumbler alto insieme ad un cucchiaio di zucchero di canna;
-Pesta il lime e lo zucchero con un pestino, oppure aiutati con un cucchiaio;
-Unisci alcune foglie di menta aggiungi il ghiaccio tritato;
-Versa 2 parti di rum e 1 parte di acqua gassata, poi mescola senza schiacciare la menta;
-Unisci un pizzico di zenzero grattugiato e servi decorando con una fettina di lime!
MARGARITA FROZEN AI MIRTILLI
Concludiamo con un cocktail elegante e saporito: il Margarita forzen ai mirtilli! Prepararlo è facilissimo!
Ingredienti:
- 400 g di mirtilli
- Tequila
- Cointreau
- Il succo di 2 limoni
- Zucchero semolato bianco q.b.
- Ghiaccio q.b.
Preparazione:
-Inumidisci il bordo di 4 coppette da cocktail (o 4 bicchieri) con il succo di limone;
-Versa un po' di zucchero in un piatto, immergi il bordo delle coppe nello zucchero per farlo appiccicare;
-Frulla insieme i mirtilli, 20 cubetti di ghiaccio, 16cl di tequila, 8cl di Cointreau e il succo di limone;
-Trasferisci il tuo Margarita ai mirtilli nei bicchieri e decora con qualche mirtillo!
Queste erano 4 ricette per 4 cocktail primaverili!
La primavera arriverà prima in compagnia di qualcosa di buono!I cocktail non ti bastano? Scegli i prodotti Barber Mind più adatti a te: la primavera inizia sempre col prendersi cura di sé!
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Acqua tonica
Da prodotto industriale a soft drink gourmet
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Piccola acqua
La vodka in Italia.
Continua il nostro percorso alla scoperta dei distillati, e dopo avervi parlato di whisky (QUI) e di gin (QUI), oggi è arrivato il momento della vodka!
In russo voda significa acqua, mentre ka è un vezzeggiativo.
Unendo queste due parole nasce il termine vodka: piccola acqua, oppure acquetta se preferite.
Spesso, infatti, quando ci si riferisce alla vodka, in varie lingue e culture, è presente il riferimento all’acqua. In Italia, ad esempio, viene anche chiamata acquavite!
Si tratta infatti di un distillato cristallino e trasparente, apparentemente simile all’acqua, con una piccola differenza riguardo il suo contenuto alcolico (in media il 40%!).
Non è possibile risalire con certezza alla data e al luogo di nascita di questo distillato, ma sappiamo che si tratta di una bevanda alcolica già consumata nel medioevo in Polonia e in Russia.
Oggi però la produzione di vodka non è più limitata all’est Europa, ma si è diffusa in tutto il mondo. Tradizionalmente veniva ottenuta distillando l’amido presente nelle patate, oggi invece si utilizzano soprattutto l’orzo, la segale e il grano.
Proprio come per il gin, anche la vodka è diventata internazionale grazie alla cultura dei cocktail, che durante la seconda metà del ‘900 è stata importantissima per la diffusione di moltissime bevande alcoliche e non. Pensate a quanto sono diventati famosi cocktail a base vodka come il Bloody Mary, oppure il Cosmopolitan!
Ma la vodka non appartiene soltanto alla cultura russa, oppure a quella americana dei cocktail.
Dove c’è arte e cultura del buon bere infatti, non può mancare l’Italia. La produzione di vodka in Italia non è massiccia, ma è di altissima qualità.
Non lontano da Milano, ad esempio, troviamo la Distillerie Valdoglio, che dagli anni ’50 del ‘900 distilla una gran varietà di bevande alcoliche, tra le quali anche vodka. Oppure, facendo un salto dall’altra parte d’Italia, troviamo la Distilleria Giovi di Valdina (Messina), dove si produce vodka a partire da materie prime provenienti dalla zona dell’Etna.
Abbiamo citato soltanto un paio di distillerie italiane, ma ce ne sono molte altre da scoprire! QUI potrete dare un occhio alla mappa delle distillerie di vodka italiane, e perché no, magari farvi un regalo!
Questo era il nostro piccolo viaggio nel mondo della vodka, con un’attenzione particolare alla produzione italiana. Adesso non vi resta che approfondire e, ovviamente, offrire il prossimo giro!
#beviresponsabilmente
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Whisky e Italia
Abbiamo tanto in comune.
Sapevate che l’Italia ha un ruolo molto importante nella produzione di whisky scozzese?
Proprio così! In Scozia diversi produttori scelgono di invecchiare il loro whisky in botti che hanno precedentemente ospitato Marsala, passito di Pantelleria, Barolo e altri vini importanti.
Uno dei segreti della nascita di un buon whisky, infatti, è proprio la scelta della botte.
In questo gli scozzesi sono dei veri maestri, e da secoli ricercano ed acquistano botti con caratteristiche ed aromi specifici: non solo botti italiane, ma anche di porto, di cherry, di armagnac e anche di bourbon americani.
Insomma, gli scozzesi ci insegnano che la complessità del whisky ha un rapporto stretto con la complessità di altri spirits, da sempre. Ecco perché dovremmo imparare a sentire un po' più vicino questo meraviglioso distillato.
Non sono solo le botti ad avvicinarci al whisky, ma anche la nostra storia. Pensate che il marchio J&B è stato fondato da un italiano, tale Giacomo Giusterini, e che la madre di Guglielmo Marconi -l’inventore della radio- si chiamava Annie Jameson, ed era figlia del fondatore dell’omonimo marchio di whiskey irlandese.
Nonostante le tante cose in comune con questo distillato e coi suoi produttori, il whisky è tra gli alcolici meno acquistati in Italia. Noi italiani preferiamo vino e birra, e il whisky rappresenta soltanto l’8% del mercato degli alcolici in Italia.
Non che l’8% sia poco, intendiamoci.
L’Italia è un paese di grande tradizione vitivinicola, ed è normale che il nostro mercato ruoti principalmente attorno al vino. Ciò che è più strano invece, è che il whisky venga ancora percepito come una bevanda complessa, difficile da capire e da apprezzare. Certo, il whisky è complesso, ma il gusto non ha bisogno di spiegazioni, a meno che non vogliate diventare dei mastri distillatori o dei degustatori provetti!
Insomma, quanto vino abbiamo bevuto senza comprenderlo fino in fondo? In fin dei conti gli alcolici sono da sempre l’espressione del sapere popolare e contadino.
È giusto perciò valorizzarli, ma è altrettanto giusto non percepirli come qualcosa di distante ed elitario.
In Scozia il whisky è estremamente popolare, come qui in Italia lo è il vino, e forse dovremmo imparare a conoscere meglio una cultura con la quale abbiamo così tanto in comune.